Caratterizzata dalla presenza di grossi pomfi rossi, rilevati e molto pruriginosi, l’orticaria colpisce l’apparato tegumentario in tutte le regioni del corpo con una localizzazione che di solito rimane superficiale, ma che, in casi più gravi, può coinvolgere anche l’ipoderma con fenomeni angioedematosi.
Cosa tratteremo
Che cos’è l’orticaria
Localizzata in poche zone oppure diffusa su tutto il corpo, questa eruzione della pelle presuppone una notevole liberazione di istamina, responsabile dei fenomeni allergici ad essa associati.
Le cause che la provocano sono numerose, tra cui soprattutto le reazioni allergiche, le punture di insetti, lo stress, le temperature troppo basse, le intossicazioni alimentari oppure le reazioni avverse ad alcuni farmaci.
Qualunque sia l’eziologia, l’orticaria provoca sempre una risposta da parte del sistema immunitario che, attraverso la liberazione di una grande quantità di istamina e citochinine, innesca la dilatazione dei piccoli vasi sanguigni.
In seguito a questo fenomeno si verifica la fuoriuscita di liquido nei tessuti con la comparsa di gonfiore diffuso (angioedema).
La forma acuta ha manifestazioni molto evidenti, compare in breve tempo e di solito evolve entro 24/48 ore. La forma cronica insorge in maniera più indefinita, ma si prolunga per molti giorni (da sei a dodici settimane) richiedendo spesso l’impiego di terapie farmacologiche continuative.
Come si manifesta l’orticaria
Il vocabolo “orticaria” deriva da “ortica”, il vegetale ad azione revulsiva, il cui contatto innesca una serie di reazioni irritanti analoghe a quelle del disturbo.
Le caratteristiche lesioni che compaiono dopo il contatto con l’agente patogeno possono avere un aspetto rotondeggiante più o meno esteso, quasi sempre accompagnato da un alone circostante, da edema e da ipertermia delle zone di pelle interessate.
I segni più caratteristici della malattia sono i pomfi che in molti casi tendono a cambiare aspetto, spesso scomparendo per poi ricomparire in altri distretti del corpo. Le loro dimensioni variano da pochi millimetri fino ad alcuni centimetri.
Il rash cutaneo ha un aspetto piuttosto chiaro, con formazione dei classici grappoli di pomfi arrossati che presentano una base violacea. La sua comparsa è unita a un intenso bruciore.
Quando insorgono anche manifestazioni edematose a livello di occhi, lingua o labbra, l’orticaria ha raggiunto uno stadio abbastanza avanzato in quanto è subentrato il tipico angioedema. In questi casi il paziente può avvertire una sensazione di tensione calda e dolente al tatto, che, se interessa le vie aeree superiori (glottide e laringe) può avere conseguenze molto gravi sulla funzione respiratoria.
La diagnosi si basa sull’esame obiettivo dell’epidermide e sulle prove allergiche, da effettuare a livello topico oppure sul sangue, mediante un prelievo ematico con ricerca di VES (Velocità di Eritro Sedimentazione) e PCR (Proteina C Reattiva).
Quando è necessario intervenire, la terapia di primo soccorso è rappresentata dalla somministrazione di farmaci antistaminici che, nei casi più gravi, può essere unita a corticosteroidi.
Prima di assumere il cortisone è sempre consigliabile effettuare una visita medica poiché il suo impiego, in alcune situazioni, è controindicato.