Quando si ha la necessità di prestare assistenza a una persona che soffre di incontinenza, è molto importante essere in grado di riconoscerne la tipologia. Le più comuni sono l’incontinenza da urgenza e quella da sforzo, ma esistono anche altre forme che è bene scoprire, con sintomi e cause differenti.
Cosa tratteremo
L’incontinenza da urgenza
Conosciuta anche con il nome di vescica iperattiva, l’incontinenza da urgenza si presenta con improvvisi stimoli a urinare per effetto dei quali la vescica elimina l’urina in automatico e non è in grado di trattenerla. Nella maggior parte dei casi, l’organismo non dà alcun segnale di avvertimento, mentre la quantità di urina che può essere persa è variabile. In media, comunque, una persona in salute svuota la vescica non più di otto volte al giorno. Nel caso in cui una persona avverta la necessità di urinare con una frequenza molto maggiore, può essere che vi sia un problema di incontinenza da urgenza. Questa, per altro, è la più frequente negli uomini, anche perché in molti casi è il frutto di un aumento delle dimensioni della prostata.
Come affrontare l’incontinenza: i prodotti di AMioAgio
Avere a disposizione i prodotti giusti per contrastare l’incontinenza è senza dubbio un ottimo punto di partenza per limitare i disagi che ne possono derivare. Dei validi alleati sono, per esempio, i pannoloni per anziani di AMioAgio, web shop che mette a disposizione un vasto catalogo di articoli in questo settore: mutandine assorbenti, traversine per letti, e così via. Tutto l’assortimento è caratterizzato da performance di eccellenza e, al tempo stesso, standard di sicurezza molto elevati.
L’incontinenza urinaria da sforzo
L’incontinenza urinaria da sforzo colpisce in maniera abbastanza frequente le donne dopo i 40 anni e quelle in gravidanza, oltre che dopo il parto. Tutte queste situazioni, infatti, si caratterizzano per un indebolimento, o comunque per una possibile compromissione, dei muscoli del pavimento pelvico. Va detto, comunque, che l’incontinenza da sforzo può interessare donne di tutte le età: si stima che una donna su tre ne soffra nel corso della propria esistenza. Anche tra le ragazze più giovani si registrano casi, spesso legati alla pratica sportiva. Per quanto riguarda gli uomini, invece, l’incontinenza da sforzo ne colpisce uno su dieci. Ma quali sono le caratteristiche peculiari di questo disturbo? In sostanza, esso si manifesta nel momento in cui si verifica un indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico da cui la vescica è sostenuta. Per esempio, la pressione sulla vescica cresce nel momento in cui si ride o anche se si tossisce. Succede che la contrazione dei muscoli del movimento pelvico non sia sufficiente per trattenere l’urina, che di conseguenza fuoriesce, in genere in quantità modeste.
Le disfunzioni vescicali neurologiche
A volte, il cervello non riesce a comunicare come dovrebbe con la vescica: quando questo succede, la vescica non può essere controllata né svuotata del tutto. Varie patologie possono essere alla base di una disfunzione vescicale neurologica. L’incontinenza mista, invece, è frutto della combinazione dell’incontinenza da urgenza con quella da sforzo, anche se una forma tende sempre a prevalere sull’altra. In caso di incontinenza funzionale, poi, non si è in grado di arrivare in tempo in bagno per una difficoltà dovuta a un disturbo mentale o a una disabilità fisica.
L’incontinenza negli uomini
Un tipo di incontinenza che può essere solo maschile è il gocciolamento successivo alla minzione. Tale condizione si manifesta ogni volta che l’uretra, cioè la vescica, non si svuota del tutto. Così, anche dopo la minzione continua a gocciolare. Questo problema è frequente se i muscoli del pavimento pelvico si sono indeboliti, per esempio a causa dell’invecchiamento. Si ha a che fare con un caso di incontinenza da rigurgito, invece, quando il soggetto ha un rilascio, sporadico o ripetuto nel tempo, di quantità di urina modeste. Le origini del problema, in genere, corrispondono a un danno nervoso o a una ostruzione.
Che cosa bisogna fare
Quando si presta assistenza a una persona che presenta dei sintomi poco chiari, il rischio che si corre è quello di non essere in grado di individuare il tipo di incontinenza presente. In un caso del genere non c’è da allarmarsi, ma si può rimediare tenendo un diario attraverso il quale si potrà prendere nota, per almeno una settimana, del pattern minzionale. Così, queste informazioni potranno essere prese in esame dal medico a cui ci si rivolgerà. Infatti, in presenza di una situazione di incontinenza non si può fare a meno di rivolgersi a uno specialista, che è il solo che può offrire una diagnosi affidabile e al tempo stesso dare dei suggerimenti sulle modalità con le quali la persona incontinente deve essere gestita. Nel frattempo, l’uso di pannoloni e mutandine assorbenti è una soluzione efficace per ridurre i disagi e garantire una qualità della vita più che buona.