La candidas albicans è un fungo che si installa nell’organismo degli esseri umani, e in particolare nell’intestino, subito dopo la nascita. Ma si tratta di un nemico o di un alleato per la nostra salute? Per scoprirlo ci siamo rivolti agli esperti del centro Biomedic.
Cosa tratteremo
Come ci dobbiamo approcciare verso la candidas albicans?
Questo fungo in condizioni di normalità ha un effetto benefico e svolge un ruolo di primo piano perché contribuisce all’espulsione di materia organica morta e alla digestione degli zuccheri. Nella donna, la candida è presente all’interno della vagina, e costituisce l’ecosistema vaginale insieme con vari batteri. Quasi tutte le candidosi sono dovute alla Candida albicans, che risiede in genere all’interno del cavo orale e sulle mucose genitali. In alcuni casi, essa può crescere in maniera più consistente e in tempi più rapidi, in genere a causa di condizioni specifiche che riguardano la persona.
Quando la candida inizia a proliferare in misura superiore alla norma?
Condizioni come il diabete o leggeri stati di deficit immunologico possono far scaturire questa situazione, che deriva anche da comportamenti come l’utilizzo della pillola contraccettiva o il ricorso agli antibiotici. Succede, così, che nel cavo orale si formano delle lesioni di colore biancastro ben visibili che sono causa di irritazione o di prurito: si parla in questo caso di mughetto, che porta alla proliferazione di chiazze di colore bianco sul palato molle, sulle tonsille e sulla lingua. In diversi casi, per altro, ci possono essere anche sintomi intestinali quali disturbi della gestione o gonfiori.
Perché si manifesta la candidosi vaginale?
Nella maggior parte dei casi la radice del problema deve essere individuata nel rompersi di quel sottile equilibrio che caratterizza la flora vaginale. Essa in condizioni normali è formata da funghi e batteri che convivono gli uni con gli altri in maniera armonica grazie al bacillo di Doderlein, grazie a cui il pH della vagina viene mantenuto al migliore livello possibile. Tuttavia, nel momento in cui questo equilibrio viene meno, la candida tende a prevalere, il che vuol dire che si moltiplica e prolifera in maniera incontrollata.
Si tratta di un problema grave?
Non molto, se si pensa che più o meno i due terzi delle donne in età fertile nel corso della propria vita hanno avuto almeno una volta un problema di candidosi vaginale. Va detto, però, che circa in un caso su venti questo disturbo può dare origine a una vaginite ricorrente cronica, con quattro o più episodi nel corso dell’anno. La sintomatologia comprende la perdita di secrezioni vaginali di colore biancastro e un prurito intenso che coinvolge le mucose genitali. Sono perdite, anche consistenti, il cui aspetto cremoso può ricordare quello della ricotta. Altri sintomi meno frequenti sono il bruciore nel corso della minzione, il gonfiore locale e il dolore nel corso dei rapporti sessuali a livello della vagina e della vulva. Poiché si tratta di una infezione micotica, il trattamento della candidosi è a base di farmaci antimicotici; inoltre occorre intervenire sulla dieta riducendo il consumo di zuccheri raffinati.
Che cos’è Biomedic
Per conoscere da vicino la candidosi ci siamo affidati agli esperti di Biomedic, centro privato polispecialistico che mette a disposizione dei pazienti un team di professionisti di medicina complementare. L’approccio adottato all’interno di questa struttura si basa sulla constatazione dell’esistenza di una medicina sola, senza distinzioni tra quella ufficiale e quelle alternative: ciò che conta è garantire ai pazienti la possibilità di usufruire di soluzioni efficaci e che non comportino rischi, cercando di privilegiare i rimedi naturali in tutti i casi in cui essi possano assicurare risultati attendibili e certi.