Avere a che fare con la cura dei denti significa anzitutto porre molta attenzione a tutti quei segnali che, indirettamente, potrebbero suggerire l’insorgenza di un problema. Carpire questo segnali non è semplice, soprattutto quando essi possono essere confusi con problematiche minori o addirittura non essere notati.
Spesse volte invece dietro un elemento apparentemente di poco conto si cela una problematica potenzialmente importante all’interno della nostra bocca, motivo per cui una visita di controllo periodica è sempre la miglior scelta di prevenzione e di limitazione dei danni a nostra disposizione.
Nello specifico le malattie dentali più disagevoli non di rado riguardano le gengive, soprattutto quelle più sensibili. Le gengive infiammate possono infatti dare luogo a fastidiose gengiviti che in molti casi tendono a risolversi con la semplice applicazione di sostanze topiche, in altri invece vanno monitorate affinché tale problema non evolva in una ben più importante parodontite.
La parodontologia è infatti interamente focalizzata sulla ricerca degli elementi in grado di prevenire e poi curare l’insorgenza della problematica, la quale è causa di indebolimento delle gengive e del parodonto in generale e conseguente dolore e caduta dei denti.
Una bocca afflitta da paradontite presenta spesso la formazione di “sacche” gengivali che creano un vuoto fra dente e gengiva. Tale distacco favorisce il deposito di cibo e impurità, con conseguenti frequenti infezioni al cavo orale e alle gengive stesse nello specifico.
La conoscenza delle modalità di cura delle parodontiti diventa quindi di fondamentale importanza, ma anche il saper attuare le giuste strategie di prevenzione.
Cosa tratteremo
PSR – Periodontal Screening and Recording
Al fine di contrastare i rischi di parodontite e altre malattie a carico del parodonto la Società Italiana di Parodontologia (SIdP) ha ideato un protocollo dotato di uno screening diagnostico specifico per la rilevazione precoce di questo genere di problematica. Tale analisi si chiama Periodontal Screening and Recording (PSR)
Tale test può essere effettuato su pazienti sani oppure già afflitti dal problema. Nel primo caso si riuscirà a rilevare la presenza di elementi che potrebbero suggerire una futura insorgenza di parodontite, prendendo le dovute precauzioni affinché non succeda, nel secondo caso grazie allo screening è possibile identificare con precisione la tipologia di malattia e la sua entità, affinché si possa intervenire in modo mirato massimizzando le prospettive di guarigione e ottimizzando i tempi di cura.
Come funziona il PSR
Il PSR è sostanzialmente una sonda che viene applicata delicatamente all’interno del solco gengivale, procedendo poi all’interno del solco da dente a dente alla ricerca di elementi riconducibili alla parodontite o a malattie similari.
L’esame è suddiviso in sestanti, seguendo dunque la suddivisione convenzionale del cavo orale, e per ogni sestante verrà registrato un valore di gravità basato sui parametri rilevati nel corso dello screening. I codici vanno da 0 a 4 in base alla gravità.
Generalmente il codice 0 indica una complessiva salute gengivale, che non richiede dunque particolari interventi se non una corretta misura di prevenzione basata su controlli periodici.
I codici 1 e 2 possono invece indicare presenza di gengivite o placca batterica. In tal caso sarà opportuno studiare un piano di igiene orale e profilassi al fine di rimuovere placca e impurità, risolvere la gengivite e pervenire l’insorgenza di problematiche maggiori.
In presenza di codice 3 e 4 si rilevano generalmente tasche più o meno profonde, segnale sospetto legato alla parodontite, e tale elemento richiederà la pianificazione di una visita parodontale approfondita che possa confermare o meno l’ipotesi iniziale.
Valutazione parodontale approfondita
Come detto, l’eventuale presenza di tasche profonde o altri segnali sospetti implicherà la necessità di una visita parodontale approfondita, la quale si compone di anamnesi, esame obiettivo, esami radiografici ed esami di laboratorio.
Nell’anamnesi vengono presi in considerazione tutti quegli elementi che potrebbero favorire l’insorgenza di parodontiti o problematiche similari, come il fumo, l’assunzione di alcuni farmaci, la familiarità, lo stress, l’obesità o altro.
L’esame obiettivo implica invece osservazione diretta del paziente con conseguente ispezione dentale, al fine di verificare lo stato dei tessuti gengivali, le condizioni igieniche e quant’altro.
Utilizzando una sonda parodontale si effettua poi l’esame specifico che confermerà i primi passaggi. Se necessario, tale esame sarà coadiuvato da test radiografici e di laboratorio per la ricerca di batteri e similari.