L’alimentazione è strettamente associata al rischio di formazione dei calcoli renali. Oltre alla predisposizione genetica, un’alimentazione corretta ed equilibrata può prevenire i calcoli renali recidivanti. Nel tempo diversi studi hanno analizzato le varie componenti alimentari e le diverse tipologie di diete per comprendere meglio il loro impatto sulle recidive.
Cosa tratteremo
Liquidi
Un’elevata assunzione di liquidi è il fattore più importante per prevenire la calcolosi renali e per ogni 200 ml di acqua ingeriti, il rischio si riduce del 13%. Tuttavia, le bevande analcoliche sembrano essere associate a un maggior rischio di eventi di calcolosi.
Ai soggetti più predisposti alla calcolosi renale viene, quindi, chiesto di produrre almeno 2-2,5 litri di urina al giorno, aumentando l’assunzione di liquidi per via orale. Tuttavia, a seconda delle abitudini personali, un consumo di acqua superiore a 2,5 – 3 litri al giorno può essere difficile da raggiungere.
Ossalati
L’ossalato è un metabolita derivato dai vegetali che non esplica alcuna funzione fisiologica nell’uomo, mentre nei vegetali viene utilizzato per eliminare l’eccesso di calcio dall’acqua.
Nell’organismo umano l’ossalato viene eliminato principalmente dai reni e il carico giornaliero di ossalato deriva sia dalla sua produzione endogena, ovvero dell’organismo stesso, attraverso il metabolismo degli aminoacidi sia dagli alimenti. Una volta escreto nelle urine, si lega al calcio, favorendo la formazione di calcoli.
L’esatta quantità di ossalato contenuta in alimenti diversi è difficile da stimare per la sua variabilità, anche nello stesso alimento. Inoltre, la quantità di ossalato consumata ha dimostrato di essere solo un fattore di rischio secondario per la calcolosi, mentre il suo assorbimento intestinale è fortemente influenzato da fattori esterni, come l’assunzione di calcio. La restrizione dietetica dell’ossalato è consigliabile solo nei pazienti con noto consumo elevato.
Calcio e sodio
Normalmente l’assunzione di calcio con la dieta non supera 1,2 g al giorno, tra le maggiori fonti con la dieta si ricordano: latte e derivati e alcune tipologie di pesce come sardine, salmone. Un consumo moderato di latticini è in grado di ridurre l’assorbimento intestinale di ossalato e l’escrezione urinaria, rispetto ad una dieta povera di calcio, essendo protettivo per la formazione di calcoli.
Mentre, un’elevata assunzione di sodio è associata al rischio di calcolosi renale. Nello specifico l’aumento del consumo di sodio è direttamente associato all’ipercalciuria (maggiore concentrazione di calcio nelle urine) sia nei soggetti che pregressa formazione di calcoli di calcio che nei soggetti sani. Sebbene la restrizione dietetica del sodio ai valori raccomandati dalle linee guida sia sempre desiderabile, spesso è difficile da ottenere per il suo ampio uso nella preparazione degli alimenti.
Proteine e acido urico
L’assunzione di proteine animali con la dieta sembrano essere associate ad un aumentato rischio di calcolosi renale, mentre le proteine vegetali e casearie non lo sono. Ciò può essere spiegato dalla
riduzione del pH urinario e dall’aumentata escrezione urinaria di acido urico, specialmente nei soggetti affetti da sindrome metabolica e diabete.
Frutta e verdura
Gli alimenti alcalinizzanti sono uno dei fattori più importanti per la prevenzione della formazione di calcoli renali. Il loro consumo aumenta i soluti anti-litogeni come citrato, potassio e magnesio. Per i soggetti che soffrono di calcolosi renale è fortemente consigliata una dieta ricca di frutta e verdura.
In conclusione, sulla base delle evidenze disponibili, la dieta mediterranea e quella vegetariana sono le diete più adatte per la prevenzione dei calcoli renali, mentre la dieta occidentale, ricca di carne e sale e povera di vegetali, comporta un aumento del rischio di formazione di calcoli renali. Non sono attualmente disponibili dati sufficienti per confrontare la dieta vegana con la dieta mediterranea e vegetariana, anche se un consumo molto elevato di verdure a foglia può peggiorare l’escrezione urinaria di ossalato, aumentando così il rischio di recidiva di calcoli.
Fonte: DIETETIC AND LIFESTYLE RECOMMENDATIONS FOR STONE FORMERS, Pietro Manuel Ferraro, Matteo Bargagli. Arch. Esp. Urol. 2021; 74 (1): 112-122
Autori: Lazzaris Silvia, Bonacina Davide