Per sentirsi bene e restituire al proprio corpo un benessere a 360 gradi bisogna prendersi cura di sé, letteralmente, dalla testa ai piedi. Ed è proprio a proposito dei piedi che, spesso, si commettono degli errori nella scelta di alcuni prodotti.
Infatti, di frequente, capita di confondersi tra i plantari e le solette. C’è chi pensa, seguendo un po’ l’immaginario comune, che non ci siano differenze tra loro; in realtà, esistono e adesso le approfondiamo insieme.
Prima di continuare, però, clicca qui per avere già una panoramica generale su come si può sostenere il proprio benessere senza rinunciare allo stile. Procediamo.
Cosa tratteremo
Plantari e solette, differenze
Quando si parla di plantari e solette ci si potrebbe confondere; però, la prima differenza che intercorre tra questi due prodotti è la finalità che, difatti, risulta differente tra i due. Possiamo già anticipare che tutti i plantari utilizzati, in realtà, potrebbero essere solette ma non si può affermare il contrario.
Spieghiamoci meglio. La soletta, di per sé, svolge una funzione che si potrebbe definire pratica, spesso può servire per far sentire meglio la scarpa indossata oppure serve per renderla più calzante per il proprio piede; invece, la finalità del plantare è terapeutica.
Difatti, in commercio esistono sia i plantari definiti standard sia quelli realizzati su misura, di conseguenza sono articoli che vengono realizzati sulla base delle esigenze del cliente e, soprattutto, mirano alla risoluzione di una determinata problematica.
Il plantare terapeutico è come se dialogasse costantemente con il proprio piede e si crea un rapporto di connessione finalizzato a ritrovare l’equilibrio e l’armonia tra i propri piedi e il resto del corpo.
Plantare, la finalità terapeutica
Come abbiamo appena visto, la soletta non ha funzione prettamente terapeutica a differenza del plantare. Infatti, il primo articolo mira a migliorare la camminata, ad attutire l’impatto con il suolo oppure all’assorbimento di un trauma causato dall’appoggio del piede.
Il lavoro di un plantare, invece, è più profondo. La sua funzione può essere definitiva correttiva e riequilibrante, al fine di ridurre oppure eliminare i vizi dati dalla postura o da altre problematiche che si sono formate col tempo.
Inoltre, come già anticipato, l’azione di un plantare terapeutico è personalizzata perché viene realizzato in modo coerente con le necessità dell’individuo; non solo, infatti, l’azione terapeutica non risiede esclusivamente nella misura correttiva, bensì conduce il corpo a spegnere tutte quelle infiammazioni, ad esempio, che si sono create e accentuate nel tempo che molto spesso provocano fastidio o dolore.
Plantare terapeutico, come sceglierlo
Il catalogo è ampio e un primo consiglio per scegliere il plantare più corretto è quello di dare priorità alle proprie esigenze. L’importante è comprendere che ogni prodotto è stato realizzato in modo impeccabile con l’ausilio anche di esperti ingegneri biomeccanici.
L’attento studio e la meticolosa realizzazione hanno portato a creare plantari terapeutici pensati per tutti coloro che vogliono ridurre o eliminare dolore a piedi, gambe o schiena; oppure per tutte le persone che soffrono di vene varicose oppure ancora se si vogliono correggere gli inestetismi causati dalla cellulite.
Infine, prima di acquistare un articolo simile è bene affidarsi a professionisti nel settore perché in grado di garantire plantari studiati e prodotti interamente in Italia; che siano stati clinicamente testati; che siano composti da materiali High Tech e, per ultimo ma non meno importante, che offrano stabilità e comfort sempre e con qualunque scarpa si indossi.