Chi ha una diagnosi di tumore alla prostata deve essere consapevole del fatto che alcuni cibi non possono fare parte della sua dieta. Per capire il perché, ci siamo rivolti al dottor Andrea Cocci, specialista di urologia e andrologia.

Dottor Cocci, che cosa c’entra quello che mangiamo con il tumore alla prostata?

Ricerche recenti hanno messo in evidenza una correlazione fra la prevenzione di questo tipo di cancro e la nutrizione. Il ruolo dell’alimentazione è molto importante per riuscire a controllare l’evolversi del tumore prostatico e a gestirlo. Per di più, una dieta ad hoc, che sia controllata e ovviamente salubre, è in grado di condizionare in maniera positiva alcuni dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.

Insomma, come si sente dire spesso, si fa prevenzione anche a tavola.

Proprio così, e ciò è vero anche per il tumore alla prostata. Come noto, questa è una delle tipologie di cancro maschile più diffuse e comuni a livello mondiale. Ogni anno in Italia ci sono più di 42mila casi di tumore alla prostata. Per fortuna con il passare del tempo le aspettative di vita crescono sempre di più, vuoi per la progressione delle ricerche, vuoi per la messa a punto di tecnologie di ultima generazione. Così, è stato possibile un miglioramento dei dati. Tuttavia, vale la pena di ribadire con forza che è anche grazie alla prevenzione che si può contrastare il tumore alla prostata, a prescindere dal trattamento che si decide di applicare o dalla terapia che si sceglie di seguire.

Come si concretizza la prevenzione da questo punto di vista?

Sono tanti gli aspetti della vita di tutti i giorni di un paziente che possono essere influenzati dalla prevenzione, e – come si è visto – è molto importante prestare attenzione a ciò che si mangia. Il cibo che introduciamo nel nostro organismo è destinato a condizionare la salute della prostata. Per favorire la salute della ghiandola prostatica è necessario garantire un’azione antiossidante che si esplichi nei confronti dei radicali liberi.

La dieta mediterranea va bene?

Ciò di cui c’è bisogno è una dieta equilibrata che permetta da una parte di garantire il peso forma e dall’altra parte di assicurare il necessario apporto di calorie quotidiane. È fondamentale un regime alimentare ad alto contenuto di vegetali e che non ecceda in grassi animali, che sono grassi saturi: in questo modo si riduce in misura notevole la probabilità di ammalarsi di tumore alla prostata. Non bisogna dimenticare, comunque, che il nostro corpo ha bisogno di molti nutrienti, i quali possono essere assunti grazie a molti cibi: non solo gli ortaggi e la frutta, ma anche gli oli, i latticini, le carni rosse, il pollame, il pesce, i cereali, i legumi, e così via. Sono alimenti che devono essere distribuiti nel corso della settimana, e nel corso della giornata, in maniera equilibrata. La dieta mediterranea, quindi, va bene, perché rappresenta uno strumento di prevenzione per diverse malattie, fra le quali il tumore alla prostata. Il motivo è presto detto: questa dieta assicura un alto contenuto di minerali, di vitamine e di fibre.

Ma in concreto, quali sono i cibi che non vanno bene?

Il pepe, le spezie e il peperoncino sono tutti alimenti che possono causare un aumento delle dimensioni della prostata. Ci vuole cautela anche nell’assunzione degli insaccati, del cioccolato, del caffè, dei super alcolici e dei grassi saturi di provenienza animale: fra questi ci sono i fritti, i formaggi e le carni rosse che vengono cotte alla griglia. Queste, fra l’altro, sono pericolose per colpa di ormoni sintetici che vengono dati agli animali allo scopo di farli ingrassare. Ancora, non vanno bene gli alimenti industriali e quelli dei fast food, come pure i gamberi, lo sgombro, il tonno e i pesci grassi in generale, inclusi i crostacei e i frutti di mare.

Il dottor Andrea Cocci

Esperto di chirurgia robotica e ricostruttiva, ma anche di urologia e di andrologia, il dottor Andrea Cocci si occupa di malattie del pene e di patologia oncologica. Si tratta di disturbi che non colpiscono solo il paziente direttamente interessato, ma vanno ad affliggere anche la coppia. Professionalità e attendibilità sono i punti di forza dell’operato del dottor Cocci.