Il nanismo ipofisario è una malattia dello sviluppo molto rara ed è causata da un deficit dell’ormone della crescita.
La carenza di somatotropina rallenta la crescita nel bambino, mantenendolo di conseguenza di bassa statura, ma con proporzioni normali.
Cosa tratteremo
Nanismo ipofisario: cause
Il nanismo ipofisario è la patologia causata da una disfunzione dell’ipofisi, una ghiandola di piccole dimensioni e posizionata alla base del cranio. Nonostante le dimensioni e il peso irrisori di questa ghiandola, essa ha è importantissima per il corretto funzionamento dell’organismo umano. Detta anche ghiandola pituitaria, l’ipofisi produce numerosi ormoni e influenza il funzionamento delle altre ghiandole presenti nel corpo umano. Quando la ghiandola ipofisi non riesce a produrre correttamente l’ormone somatotropo si è in presenza di nanismo ipofisario.
Nanismo ipofisario: sintomatologia
Quando un bimbo cresce molto lentamente, è opportuno verificare la funzionalità dell’ipofisi, al fine di escludere la presenza della patologia denominata nanismo ipofisario.
Osservando con attenzione il viso di un bambino che soffre di nanismo ipofisario si possono scorgere dei segnali inequivocabili, ovvero dei tratti molto immaturi rispetto agli altri coetanei. Un sintomo da non trascurare è la crescita ridotta dei genitali, in quanto potrebbe essere un campanello d’allarme per spingere il pediatra verso la richiesta di analisi specifiche.
Il bambino affetto da nanismo ipofisario può in alcuni casi presentare anche un ritardo nello sviluppo della sfera emotivo-volitiva, definito con il termine medico di infantilismo psichico.
Nanismo ipofisario: diagnosi e cura
Per diagnosticare il nanismo ipofisario, il pediatra valuterà con attenzione la storia clinica del piccolo paziente. Successivamente procederà con esami di laboratorio e stimolazioni farmacologiche per monitorare la risposta dell’ormone GH o somatotropo.
Generalmente i primi sintomi del nanismo ipofisario esordiscono dopo i 3 anni di età.
Prima di diagnosticare questa patologia è opportuno escludere un’eventuale presenza di tumori o malattie idiopatiche. Tra le analisi di laboratorio rientrano quelle specifiche per monitorare la tiroide, in quanto il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea è influenzata direttamente dalla produzione di ormone TSH da parte dell’ipofisi.
L’eventuale presenza di adenoma ipofisario può essere accertata mediante l’utilizzo della tecnica diagnostica Risonanza Magnetica Nucleare, grazie alla quale è possibile verificare anche se è presente un tumore cerebrale craniofaringioma. In questo caso il paziente pediatrico presenterà una sintomatologia differente con mal di testa forti e frequenti, nausea, vomito e disturbi visivi.
Se il medico diagnostica il nanismo ipofisario è opportuno iniziare un trattamento a base di ormone somatotropo in forma sintetica, grazie al quale il bambino può aumentare la sua statura di circa dieci centimetri. Se diagnosticata presto, questa patologia può avere un decorso ottimo, in quanto il bimbo potrà recuperare la crescita ridotta senza particolari conseguenze. In presenza di un bambino che cresce lentamente il pediatra valuterà la necessità di fissare un appuntamento con un medico specialista endocrinologo.