L’acido mandelico si può definire come una delle sostanze alleate della bellezza di donne e uomini per mantenere la pelle giovane e levigata.
Si tratta di un alfa-idrossiacido, cioè uno di quegli acidi impiegati nella cosmesi; anche a livello medico dermatologico per eseguire il cosiddetto peeling chimico o esfoliazione per eliminare le cellule morte.
La sostanza si trova soprattutto nella buccia delle mandorle, non a caso il nome “mandelico” deriva dal termine tedesco “mandel”, che indica appunto il frutto.
Cosa tratteremo
Acido mandelico: proprietà
L’acido mandelico è un ingrediente naturale; si presenta sotto forma di cristalli e si sintetizza nella creazione soprattutto di creme e prodotti ad applicazione topica, come gel e sieri.
Si usa in particolare per esfoliare la pelle, come già accennato, per renderla liscia, vellutata e tonificata anche dall’azione rinvigorente e anti età.
È in grado di stimolare la produzione di una sostanza altrettanto naturale come il collagene. Il collagene è noto perché è alla base di una diminuzione delle rughe e di eventuali cicatrici. Per questo è indicato per chi soffre di acne; previene infatti non solo l’irritazione e l’infiammazione localizzata, ma anche per contrastare gli inestetismi cutanei.
Oltre all’esfoliazione e alla stimolazione per la produzione di sostanze anti-age, l’acido mandelico è anche un potente idratante. Nutre la pelle in profondità e le dona lucentezza ed elasticità.
Gli utilizzi dell’acido mandelico sono anche altri, a cominciare dal trattamento delle macchie solari e di quelle dovute al trascorrere del tempo. È, infatti, uno schiarente naturale della pelle; tende a eliminare le discromie dovute anche alla presenza di iperpigmentazione da esposizione solare o da accumulo localizzato di melanina.
In tal mondo il colorito tende a uniformarsi e ad apparire molto più giovane della reale età anagrafica.
Per lo stesso motivo la pelle abbandona quella opacità dovuta non solo a passare degli anni, ma anche al fumo.
L’acido mandelico presente nei farmaci
L’acido mandelico trova impiego anche nella medicina ufficiale; non solo per i trattamenti dermatologici, ma anche per la composizione di alcuni farmaci antinfiammatori e antispasmodici. Con tali farmaci si possono curare alcuni disturbi sia a livello intestinale che muscolare.
In molti casi si utilizza come prodotto di preparazione per l’applicazione cutanea di altri acidi più incisivi, come il più noto acido glicolico.
Le creme e i prodotti che hanno alla base questa sostanza sono comunque ben tollerati; non a caso sono impiegati nei trattamenti di chi ha la pelle particolarmente delicata e sensibile.
Uno dei pregi dell’acido mandelico molto apprezzati sia nella cosmesi che nell’ambito della dermatologia, è il fatto di non essere fotosensibile. In altre parole la sua applicazione non impedisce di esporsi al sole a poche ore dall’utilizzo oppure di sottoporsi a una seduta di lampada abbronzante.
Questa sostanza si può utilizzare durante la bella stagione o nei periodi caldi; al contrario di altri acidi utilizzati per il peeling chimico o per i trattamenti anti age. Non presenta infatti effetti collaterali come irritazioni, iperpigmentazione, gonfiore o prurito.
Diversi sono i disturbi e gli inestetismi che si possono trattare con l’acido mandelico.
L’aspetto della pelle migliora grazie alle maschere a base di acido mandelico, che la ricompattano con un effetto lenitivo sul rossore dovuto alla couperose.
Le controindicazioni dell’acido mandelico
L’acido mandelico è di solito bel tollerato; gli episodi di reazioni avverse come rossore, gonfiore, prurito o formazione di macchie è molto raro.
Il pregio di non essere fotosensibile permette di usarlo tutto l’anno, anche se sono necessari alcuni accorgimenti.
Si tratta, infatti, di una sostanza usata per le sue proprietà esfolianti; per questo motivo è bene utilizzare comunque una crema protettiva ad alta schermatura per difendersi dai raggi UV.
Il motivo è semplice: dopo aver effettuato il peeling la pelle risulta più sottile; quindi il consiglio è quello di aspettare almeno un giorno prima di procedere con l’abbronzatura, specie per le pelli molto delicate o particolarmente chiare.
Un altro accorgimento, specie per la cute sensibile, è quello di utilizzare cosmetici a base di acido mandelico che non abbiano un’alta concentrazione. A tal proposito è sempre bene evitare di applicare questi stessi prodotti sulle zone dove la pelle è più sottile, cioè labbra e contorno occhi.