L’intervento per il distacco della retina è molto delicato ed eseguito in emergenza per evitare di danneggiare in modo irreversibile la visione. La convalescenza è un periodo importante per il recupero totale e duraturo della vista, per cui è necessario seguire alla lettera le indicazioni fornite dallo specialista.
Cosa tratteremo
Cos’è il distacco della retina?
Il distacco della retina avviene quando uno strato di tessuto, indispensabile per la visione, si solleva trascinando con sé anche i vasi sanguigni che irrorano l’occhio nutrendolo con ossigeno e altri elementi. La morte delle cellule nelle 48 ore successive comporta la perdita definitiva della vista, per cui è indispensabile un intervento tempestivo rivolgendosi a un bravo oculista.
Le cause del distacco della retina sono riconducibili a diversi fattori. Tra questi: traumi, malattie infiammatorie o genetiche, l’invecchiamento, il diabete, la degenerazione palizzata (un’aderenza anomala del vitreo alla retina che può comportare un più facile distacco), la pseudofachia (una condizione che si verifica dopo l’intervento alla cataratta).
I sintomi del distacco della retina sono chiari e rappresentano campanelli d’allarme da non sottovalutare mai:
- Miodesopsie, ovvero la comparsa improvvisa di corpi fluttuanti oppure di “mosche volanti”;
- Lampi di luce in uno oppure in entrambi gli occhi;
- La comparsa di un’ombra scura o di una sorta di tenda che impedisce la visione.
In questi casi non bisogna perdere tempo. Il distacco della retina viene confermato da un’accurata visita oculistica e da un’ecografia oculare che stabilisce la serietà del danno e il tipo di distacco.
Intervento per il distacco della retina
In base alla gravità del problema, lo specialista potrà decidere di intervenire con il laser oppure chirurgicamente.
Nel primo caso, provvede alla fotocoagulazione con il laser argon, al fine di circoscrivere il danno creando una cicatrice, impedendo così all’umor vitreo di accedere nello spazio sotto la retina.
Nel secondo caso, invece, quando l’area distaccata interessa un’ampia superficie, lo specialista può decidere di intervenire dall’esterno oppure dall’interno con la vitrectomia (o DR) con alte percentuali di successo. La buona riuscita dell’intervento comunque è garantita da una corretta convalescenza.
Consigli utili per una buona convalescenza
Dopo un delicato intervento alla retina per il ripristino della visione, segue un periodo di convalescenza da cui dipendono i risultati duraturi. In questa fase è di fondamentale importanza seguire alla lettera le indicazioni dello specialista, attenendosi ad esse scrupolosamente. In base all’operazione subita, il periodo di riposo può variare da 10 a 40 giorni. In questo lasso di tempo è normale che la vista sia più offuscata del solito.
Nelle 24 ore successive all’intervento è sconsigliata assolutamente la visione di qualsiasi dispositivo elettronico, sia che si tratti del televisore che dell’ormai inseparabile smartphone. Bisogna assumere una determinata posizione in modo da consentire al gas e alla bolla d’aria di aderire perfettamente all’area trattata. Durante la convalescenza è assolutamente vietato fare sforzi di qualsiasi tipo, evitando di abbassare la testa.
L’eventuale terapia farmacologica, a base di gocce o creme oculari, deve essere rispettata così come i bendaggi, utilissimi per il riposo della vista. Il ripristino totale dell’attività lavorativa o dello studio potrà avvenire mediamente 4-6 settimane dopo l’intervento, a seguito di un accurato controllo medico e accertate le perfette condizioni fisiche dell’occhio.
Chi pratica sport, invece, sia agonistico che dilettantistico, dovrebbe attendere almeno 2 mesi prima di riprendere in modo definitivo e continuativo. Resta comunque allo specialista l’ultima parola. Sarà lui a decretare la perfetta riuscita dell’operazione e la possibilità di tornare a svolgere le attività consuete, senza alcun rischio.