La lussazione della spalla è una delle lesioni più comuni tra gli sportivi, soprattutto in discipline che richiedono movimenti intensi o repentini degli arti superiori, come il nuoto, il tennis o il rugby. Questa condizione può avere un impatto significativo sulla performance e sui tempi di ritorno all’attività sportiva.
In questo articolo esploreremo i tempi di recupero necessari dopo una lussazione alla spalla, le fasi della riabilitazione e i migliori consigli per evitare recidive.
Cosa tratteremo
Che cos’è la lussazione della spalla?
La lussazione della spalla si verifica quando la testa dell’omero fuoriesce dalla sua sede naturale nella cavità glenoidea della scapola. Questo tipo di lesione può essere causato da una caduta, un movimento brusco o da un trauma diretto, come spesso accade negli sport di contatto.
È una lesione dolorosa che può compromettere la stabilità articolare e la funzionalità della spalla, richiedendo quindi un percorso di trattamento mirato.
Tipi di lussazione della spalla
Esistono principalmente due tipi di lussazione della spalla:
Lussazione anteriore: la testa dell’omero si sposta in avanti. È il tipo di lussazione più comune e si verifica spesso durante attività che richiedono movimenti di abduzione e rotazione esterna.
Lussazione posteriore: la testa dell’omero si sposta verso la parte posteriore. Questo tipo è più raro e spesso legato a traumi di impatto intenso.
Trattamento della lussazione alla spalla
La lussazione della spalla richiede un intervento immediato per ridurre l’osso e ripristinare la posizione corretta dell’articolazione. Successivamente, è necessario un periodo di immobilizzazione per consentire la guarigione dei tessuti danneggiati. Il trattamento può essere conservativo (non chirurgico) o chirurgico, a seconda della gravità della lesione e della stabilità della spalla.
Trattamento conservativo
In molti casi, soprattutto nelle prime lussazioni, il trattamento conservativo può essere sufficiente. Prevede:
Immobilizzazione: tramite tutore o bendaggio per 1-3 settimane.
Terapia antinfiammatoria: per ridurre il dolore e l’infiammazione.
Riabilitazione e fisioterapia: fondamentale per ristabilire la forza muscolare e la stabilità articolare.
Trattamento chirurgico
Il trattamento chirurgico può essere necessario in caso di lussazioni ricorrenti o in presenza di danni significativi ai legamenti e alla cartilagine. L’intervento ha l’obiettivo di riparare i tessuti danneggiati e rinforzare la stabilità della spalla, riducendo il rischio di ulteriori episodi di lussazione.
Tempi di recupero per gli sportivi
Il tempo di recupero per una lussazione alla spalla varia a seconda della gravità della lesione, del tipo di trattamento adottato e delle esigenze specifiche dell’atleta. Di seguito una panoramica dei tempi medi:
Trattamento Conservativo: per chi segue una terapia conservativa, il ritorno allo sport può avvenire entro 3-4 mesi. Tuttavia, il recupero completo della forza e della stabilità della spalla può richiedere anche 6 mesi.
Trattamento Chirurgico: in caso di intervento chirurgico, il ritorno alle attività sportive può richiedere dai 4 ai 6 mesi. Per sport ad alto impatto o di contatto, come rugby o boxe, i tempi possono estendersi fino a 8-9 mesi per garantire una completa guarigione.
Riabilitazione e fasi del recupero
Il percorso di riabilitazione per una lussazione alla spalla richiede impegno e segue diverse fasi ben definite.
Inizialmente, si affronta un periodo di immobilizzazione, generalmente di due o tre settimane, durante il quale la spalla viene tenuta a riposo per favorire la cicatrizzazione dei tessuti danneggiati.
Successivamente, si procede con il recupero della mobilità, prima attraverso esercizi di mobilizzazione passiva, per passare poi gradualmente a movimenti attivi che permettono alla spalla di riacquistare funzionalità.
La terza fase si concentra sul rinforzo muscolare, fondamentale per restituire stabilità all’articolazione; in questa fase vengono proposti esercizi specifici per i muscoli della spalla e della cuffia dei rotatori, che rappresentano i principali stabilizzatori dell’articolazione.
Infine, la riabilitazione sportiva conclude il percorso e si concentra sul recupero della performance attraverso esercizi funzionali specifici per la disciplina praticata, consentendo di tornare gradualmente all’attività sportiva.
Consigli per evitare recidive
Per evitare recidive, è essenziale mantenere la muscolatura della spalla sempre ben allenata, con particolare attenzione ai muscoli della cuffia dei rotatori, che aiutano a stabilizzare l’articolazione.
La tecnica di esecuzione dei movimenti riveste un’importanza cruciale: apprendere ed eseguire i gesti sportivi con consapevolezza riduce il rischio di movimenti bruschi e lesivi.
Infine, adottare alcune misure preventive, come l’uso di protezioni specifiche o di bendaggi protettivi, rappresenta un’ulteriore tutela per la spalla, soprattutto in sport di contatto o ad alto impatto, contribuendo a ridurre il rischio di nuove lussazioni e garantendo così una ripresa sicura e duratura.
La lussazione alla spalla è una lesione che richiede tempo e attenzione per un recupero ottimale, soprattutto per gli sportivi. Con il giusto approccio, è possibile tornare alle proprie attività, minimizzando i rischi di recidiva. Consultare un professionista e seguire un percorso di riabilitazione personalizzato sono i primi passi per garantire una guarigione completa e sicura.