Tra le diverse zecche, la zecca dei boschi (nome scientifico Ixodes ricinus) è tra i parassiti più pericolosi per l’uomo. Si diffonde molto rapidamente e la sua puntura può trasmettere malattie infettive quali la borreliosi, il morbo di Lyme e l’encefalite che, se non trattate tempestivamente, potrebbero rivelarsi anche fatali. Scopriamo cosa funziona davvero contro le zecche.
Cosa tratteremo
Zecche: perché sono così pericolose
Le zecche sono parassiti molto pericolosi che stazionano ai margini dei boschi, nelle radure, lungo i torrenti, in prossimità della piscina di casa o della cuccia del cane. Si trovano soprattutto nell’erba alta, nella vegetazione incolta, nei letti di foglie secche e nei cespugli. Prediligono le zone umide e ombreggiate, mentre sono meno attive alle basse temperature. Questi sgraditi ospiti si lasciano cadere sugli animali o sugli uomini, percependone il calore e l’emissione di anidride carbonica.
Se la pelle del malcapitato rispecchia l’habitat ideale, l’ospite indesiderato si attacca alla cute mediante il rostro e inizia così a nutrirsi del suo sangue per 2-7 giorni, al termine dei quali si lascia cadere da solo. Il morso della zecca non è doloroso ma diventa assai pericoloso per l’uomo. Se infettato da virus e batteri, il parassita è in grado di trasmettere malattie comuni che, se non adeguatamente trattate, possono rivelarsi anche fatali.
Tra queste ci sono la TBE o encefalite da zecche, la febbre bottonosa, la malattia di Lyme e l’ehrlichiosi. Più basse sono le difese immunitarie del soggetto colpito, più fragile è la persona e maggiori sono i rischi.
È evidente come una rapida e corretta rimozione dell’ospite indesiderato sia di fondamentale importanza. In genere, bastano solo una pinzetta e un ago sterile, nel caso in cui il rostro dovesse rimanere incastrato nella pelle. Per l’eliminazione totale dell’acaro è sufficiente procedere con un movimento dolce e rotatorio, facendo attenzione a non schiacciare il parassita per evitare la fuoriuscita di materiale e sangue infetto. Ovviamente, si consiglia di eseguire tutte le fasi con attenzione, facendo uso di guanti e accessori sterili e di un buon disinfettante incolore.
Come proteggersi dalle zecche
Le zecche sono presenti anche nel giardino di casa o nel parco pubblico della propria città. Per proteggersi efficacemente da un possibile attacco, il Dipartimento di Sanità Pubblica raccomanda di indossare, tutte le volte che si ha in programma una passeggiata in montagna, in prossimità di acquitrini, erba alta, o prima di svolgere una qualsiasi attività all’aperto in spazi verdi, un cappello, stivali, maglie coprenti dotate di maniche lunghe, pantaloni alla caviglia e calzettoni di colore chiaro (per individuare in modo rapido eventuali parassiti e reagire di conseguenza), abbinati a delle calzature chiuse ma comode, meglio se da trekking.
Prima di entrare in casa, è consigliabile spazzolare energicamente i vestiti e battere le scarpe, non dimenticando di controllare ogni parte del corpo. Collo, testa, dietro le ginocchia e fianchi sono le aree predilette dalle zecche. Ovviamente, se si ha intenzione di avventurarsi in zone dove l’erba è molto alta, è bene non toccare mai i fili e i cespugli. Nel caso di uno o più parassiti, la tempestività è d’obbligo.
Per alcune aree d’Europa, inoltre, è consigliata la vaccinazione prima di intraprendere un viaggio in zone a rischio, oppure per chi è solito fare rilassanti passeggiate nei boschi o lungo i sentieri di montagna. Il vaccino è utile anche per chi vive a stretto contatto con gli animali, in particolar modo i cani a pelo lungo.
I repellenti più efficaci
I repellenti sono un ottimo sistema di difesa, ma non tutti sono davvero efficaci. I migliori ad oggi sono senza dubbio quelli con formulazione chimica ad alta concentrazione di dietilamide, o comunemente noti come DEET. Offrono una protezione di oltre tre ore, anche se non tutti li gradiscono per la loro capacità di corrodere la plastica e i tessuti sintetici. Pare, inoltre, che questi prodotti vengano assorbiti dalla cute, depositandosi nei tessuti grassi, anche se buona parte di essi viene smaltita attraverso le urine.
L’icaridina è un altro repellente per insetti, efficace contro le zecche. Una concentrazione pari al 20% riesce a proteggere dagli attacchi degli ospiti indesiderati ma per un periodo limitato rispetto ai DEET (l’effetto dura più o meno un’ora e mezza).
Infine, anche gli oli vegetali rappresentano un’alternativa naturale alle sostanze chimiche sopracitate. Anche se meno efficaci dei DEET, non sono tossici e funzionano egregiamente ad alte concentrazioni. Tuttavia, possono rivelarsi irritanti per i soggetti sensibili. In ogni caso, per garantire una protezione continua necessitano di applicazioni ripetute.
Se dopo alcuni giorni da un eventuale morso di zecca dovessero comparire dei sintomi come dolori articolari, febbre oppure mutazioni della pelle è opportuno consultare il proprio medico o recarsi presso la struttura ospedaliera più vicina.