Cosa tratteremo
Cosa sono i Test Salivari?
I test salivari sono strumenti utili per rilevare la presenza del virus e vengono effettuati su campioni di saliva.
Come per i più noti tamponi nasofaringei, possono essere di due tipologie:
- molecolari: rilevano il materiale genetico del virus tramite PCR, un’analisi sofisticata che si svolge in laboratorio e richiede lunghi tempi di analisi
- antigenici: elaborati nel giro di una decina di minuti, rilevano le proteine di superficie del virus (antigeni) all’interno della nostra saliva. Sono attualmente i test meno invasivi per il rilevamento di COVID-19. I più diffusi si basano sulla tecnica dell’immunocromatografia.
Sia i test salivari molecolari che i test salivari antigenici sono quindi considerati test di tipo diretto perché valutano direttamente la presenza del virus.
I test antigenici salivari rapidi hanno elevate performance di sensibilità e specificità e sono di tipo qualitativo, ossia il loro risultato può essere positivo o negativo.
Come si effettua il Test Salivare Antigenico?
Al momento i test salivari rapidi si effettuano prelevando il campione di saliva in 2 diversi modi:
- prelevando nella cavità buccale un campione di saliva grazie ad appositi tamponi che presentano una porzione assorbente
- raccogliendo direttamente in un barattolino o in una busta il campione di saliva
Che differenze ci sono tra test antigenici naso-faringei, nasali e salivari?
La vera differenza risiede nel campione analizzato e nel metodo con cui questo viene prelevato:
- nei test rapidi naso-faringei il campione è prelevato strofinando un apposito tampone sulla parete posteriore del naso o a livello della faringe.
- nei tamponi nasali il campione è prelevato strofinando un tampone nella prima parte delle cavità nasali.
- nei test salivari il campione come detto è prelevato tramite un apposito dispositivo collettore nella cavità buccale o è prelevato esternamente al corpo su saliva emessa dal soggetto.
Appare evidente che l’invasività dei test salivari è nettamente inferiore rispetto ai test naso-faringei e inferiore anche a quella dei tamponi nasali corti. Di conseguenza si tratta di test estremamente adatti per anziani e bambini e per tutte le persone sensibili agli altri test.
Per quanto riguarda il meccanismo con cui agiscono, per tutte e 3 le tipologie di test rapidi i kit maggiormente venduti sfruttano la tecnica della immunocromatografia quindi non ci sono sostanziali differenze.
Se si analizzano le performance dei test in termini di sensibilità e specificità è opportuno sottolineare che, mentre ad inizio pandemia i test salivari venivano da molti considerati poco affidabili, recenti studi dimostrano che i risultati che forniscono non sono inferiori rispetto a quelli ottenuti con i tampone naso-faringei e sono anzi più efficaci per rilevare la presenza di infezione da covid-19, soprattutto nei pazienti asintomatici o in chi ha contratto una forma lieve del virus (a dimostrazione di queste affermazioni è possibile consultare lo studio pubblicato su Nature realizzato dall’Università di Singapore).
Ancor più recente è lo studio pubblicato dall’International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine condotto da ricercatori dell’Azienda di Padova, coordinati dal prof Mario Plebani, Direttore del Dipartimento interaziendale di Medicina di Laboratorio. Lo studio condotto su oltre 5.500 dipendenti dell’Università di Padova ha dimostrato l’efficacia del test salivare molecolare per la ricerca dell’infezione del virus Sars-Cov-2.
Le direttive del Ministero Italiano della Salute
Il Ministero della Salute Italiano ha pubblicato il 14/05/2021 la circolare “Uso dei test molecolare e antigenico su saliva ad uso professionale per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2” validando, seppure con delle limitazioni, il ricorso a campioni di saliva per eseguire test diagnostici per SARS-CoV-2.
La circolare ribadisce che il test d’elezione per effettuare una diagnosi di COVID19 rimane il tampone nasofaringeo molecolare, tuttavia, dopo aver già accettato i tamponi antigenici, il Ministero dà il via libera all’utilizzo dei test salivari (sia molecolari che antigenici) qualora non sia possibile effettuare tamponi oro- o nasofaringei.
Il test salivare è accettato per le seguenti casistiche:
- Testing di individui sintomatici entro i primi 5 giorni dall’inizio dei sintomi
- Screening di individui asintomatici sottoposti a test ripetuti per motivi professionali o di altro tipo, per aumentare l’accettabilità di test ripetuti, in particolare se vengono sottoposti a screening individui molto anziani o disabili.
Viene anche suggerito l’utilizzo per screening in ambiente scolastico in caso di carenza di tamponi. Sono infatti ormai ampiamente diffuse le ricerche scientifiche che dimostrano che è possibile trovare particelle virali di SARS-CoV-2 nella saliva non solo di soggetti con malattia conclamata in corso, ma anche in persone asintomatiche o pre-sintomatiche.
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