L’occhio è l’organo di senso dell’apparato visivo, oltre ad essere particolarmente complesso, è per noi un punto di contatto fondamentale con il mondo esterno.
La salute degli occhi, spesso trascurata, va invece preservata e verificata periodicamente per prevenire l’insorgere di disturbi che potrebbero compromettere la funzionalità visiva.
Lo scopo di una visita oculistica è quello di valutare lo stato di salute degli occhi escludendo o individuando eventuali patologie e nel caso, potendo intervenire con terapie idonee e mirate.
La visita oculistica è effettuata dal medico oftalmologo specializzato in una specifica branca della medicina, appunto oftalmologia.
Cosa tratteremo
Ogni quanto va effettuata la visita oculistica
La conservazione della capacità visiva è fondamentale ad ogni età. La visita oculistica viene eseguita fin dall’età neonatale e i controlli nei primi anni di vita sono costanti e ravvicinati.
Con il passare degli anni, questo intervallo si allunga fino a ritrovare un ritmo serrato dopo i 60 anni.
Vediamo insieme quali sono i tempi consigliati dagli esperti.
Appena nati, i bambini, vengono immediatamente sottoposto ad una lunga serie di esami tra cui la visita oculistica che poi viene ripetuta intorno al sesto/nono mese. Da quel momento è consigliabile un controllo ogni due anni fino all’età scolare.
L’intervallo si può allungare dai 7 ai 14 anni effettuando un controllo ogni tre anni.
Le visite oculistiche vanno sempre richieste ed effettuate quando ricorrano le seguenti ipotesi:
- abbassamento dell’acuità visiva;
- visione di aloni intorno alle luci;
- cambiamento nella percezione dei colori;
- miodesopsie (visione di filamenti che si muovono contestualmente all’occhio);
- fotopsie (percezione di lampi luminosi);
- parte della vista oscurata;
- sensazione di presenza di sabbia nell’occhio;
- arrossamento oculare;
- trauma o lesione a carico del bulbo oculare.
Dopo i 50 anni di età è consigliabile eseguire uno screening ogni 12 mesi per la prevenzione di glaucoma o maculopatia. É importante effettuare visite di controllo anche in caso di malattie già diagnostiche per controllarne l’evoluzione.
Come si volge la visita oculistica?
Una visita inizia sempre con un colloquio tra paziente e specialista per ottenere un’accurata anamnesi patologica generale e venire a conoscenza di patologie di carattere generale o disturbi preesistenti che influenzino la vista.
Segue un’anamnesi oculare specifica nel corso della quale il paziente potrà riferire in merito ai disturbi che lo affliggono.
L’esame della vista vero e proprio si articola successivamente in diversi passaggi.
Il test viene effettuato valutando singolarmente i 2 occhi con l’utilizzo di un ottotipo posto ad una distanza prefissata.
Contestualmente si esamina anche la vista da vicino (da lettura: 30-40 cm). Ricordiamo che l’acuità visiva normale è 10/10 naturali senza ausili di lenti e si misura in decimi.
Tra gli ulteriori test citiamo:
- autorefrattometria;
- misurazione computerizzata del difetto visivo;
- misurazione del visus;
- misurazione standardizzata della funzione visiva;
- biomicroscopia;
- esplorazione ed analisi della struttura dell’occhio;
- tonometria – misurazione della pressione dell’occhio;
- esame del fundus oculi – esplorazione ed analisi delle strutture presenti all’interno dell’occhio.
Al termine dei test, lo specialista dialogherà nuovamente con il paziente riferendo la diagnosi e prescrivendo, se del caso, l’opportuna terapia e le correzioni necessarie.
Visita oculistica a Lecce: dove andare
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